editorial Steven Meisel. Vogue Italia, Novembre 2010 |
Venus in Furs è il titolo dell'editoriale, scattato qualche mese fa da Meisel per Vogue Italia. La gioia di questa coincidenza che, solo per un attimo, ci ha legato ad una delle riviste di moda più importanti al mondo, e l'autoindulgenza che ne è derivata, mi ha fatto concentrare sullo sfogliare avidamente le pagine, più che sul leggere con attenzione i crediti. Se l'avessi fatto, oggi non mi sarei tanto stupita nello scoprire che una di queste due algide modelle, quella in basso, con la sua espressione languida e la bocca carnosa è un ragazzo di 19 anni, nuova musa del fashion system, di nome Andrej Pejic.
Venus in Furs is the title of this editorial, shot by Steven Meisel and published few months ago on Vogue Italia. The excitement for the coincidence, that for just a minute, linked us to one of the most important fashion magazines of the entire world, and the self-indulgence that resulted, made me browse the pages eagerly, rather than focus my attention on credits. If I've done that, today I would not be so surprised to find out that one of these blonde models, the one below, with her languid expression and full lips his a 19 years old guy, new muse of the fashion system, who's name is Andrej Pejic.
Venus in Furs is the title of this editorial, shot by Steven Meisel and published few months ago on Vogue Italia. The excitement for the coincidence, that for just a minute, linked us to one of the most important fashion magazines of the entire world, and the self-indulgence that resulted, made me browse the pages eagerly, rather than focus my attention on credits. If I've done that, today I would not be so surprised to find out that one of these blonde models, the one below, with her languid expression and full lips his a 19 years old guy, new muse of the fashion system, who's name is Andrej Pejic.
editorial Karim Sadli. Candy magazine, fall/winter 2010 |
Di origini serbe, scoperto in Australia, questo ragazzo ha scatenato l'attenzione di fotografi e riviste, di stylist e designer, ed è stato scelto, per le campagne pubblicitarie della prossima primavera, da Jean Paul Gaultier e Marc Jacobs. L'apparenza incerta, la difficoltà nell'individuare il sesso di una persona, hanno sempre suscitato interesse nel mondo della moda: la bellezza di una donna androgina è, ormai da molto tempo, preferita alle curve di Botero, e i lineamenti duri dell'uomo, la mascella squadrata, tanto apprezzata negli anni '80, hanno ceduto il posto a volti delicati, fisionomie "di frontiera", geneticamente sempre in bilico tra i due generi.
Of serbian origins, discovered in Australia, this young man obtained the attention of photographers and magazines, of stylists and designers, and has been chosen by Jean Paul Gaultier and Marc Jacobs for their spring 2011 campaigns. The uncertain appearance, the difficulty in identifying a person sex, have always aroused interest in the fashion world: the beauty of an androgynous woman, from a long time, it's preferred to Botero's curves, and the hard featured man, the square jaw, so popular in the eighties, gave space to delicate "frontier" faces, always genetically poised between two genders.
Tilda Swinton per Pringle of Scotland |
Nel 1982 Julie Andrews interpretava Victor Victoria, brillante commedia in cui una cantante, cui il successo non arride, si finge uomo, e travestito, per scatenare l'interesse del pubblico. L'estetica sembra, quindi, amare il gioco di ruolo tra maschile e femminile: da Marlene Dietrich in smoking, ai numerosi ruoli borderline di Tilda Swinton, il confondersi dei sessi suscita sgomento, ma anche curiosità e domande morbose.
In 1982 Julie Andrews played Victor Victoria, brilliant comedy in which a female singer, with no success, pretend to be a man, and a transvestite, to have the public's interest. Aesthetic seems to love the role play between masculine and feminine: from Marlene Dietrich's smoking to borderline roles interpreted by Tilda Swinton, the confusion of sexes set off dismay, but also curiosity and different questions.
Katherine Moennig, actress. Photo Hakiko Honda |
Alcuni studi dicono che, nel percorso evolutivo che ci attende, la differenza tra maschio e femmina sarà sempre più ridotta, sarà sempre più difficile individuare le differenze attraverso l'aspetto fisico; il nostro futuro sembra condurci verso un modello umano univoco, in cui x e y si equivalgono, privo di caratteri dominanti. Non so dire se sia un bene o meno. Da una parte, ho sempre trovato esteticamente più attraenti le donne androgine, senza curve, con poco seno e fianchi inesistenti; e non ho mai amato particolarmente il macho muscoloso e lucido, preferendogli sempre l'uomo magro, con pochi muscoli, non troppo cavernicolo. Credo, però, di essere scarsamente evoluta, perchè un uomo come Andrej Pejic, per quanto oggettivamente bellissimo, mi mette una certa ansia.
Some studies say that, in future evolution, there will be less and less difference between male and female, it will be increasingly hard to identify peculiar characters through physical appearance. It seems that our future is leading us to a single human model, in which x and y are the same, in which there's no room for dominant characters. I can't say if it's good or bad. On one hand I've always found androgynous women, with no curves, nearly non existent breasts and hips, more attractive; and I've never loved so much the macho type, all muscles, always preferring a thin man, not too caveman. Unfortunately I think I'm poorly developed, because a man like Andrej Pejic, even if undoubtedly beautiful, makes me a little anxious.
editorial Aitken Jolly. Wonderland magazine, April 2010 |
Lo immagino dentro una nave spaziale, tutta bianca, vestito di pellicola trasparente Cookie, con il corpo perfetto steso su un lettino, in una camera criogenica, mentre si depila l'inguine con un laser blu. Probabilmente è l'insicurezza dell'ignoto a farmi parlare così, ma trovo che la varietà sia una caratteristica essenziale del nostro mondo e, se vogliamo parlare di moda, penso che una ragazza, che sembri anche una ragazza, vestita in modo maschile, sia molto più bella e attraente e sensuale di un futuristico uomo/donna, buono un po' per tutte le stagioni.
I can picture him inside a white spaceship, dressed in plastic wrap, lying, with his perfect body, on a bed in a cryogenic room, shaving intimate parts with a blu laser. Probably is the uncertainty of the unknown that makes me speak like that, but I'm sure that variety is an essential feature of our world and that a girl, who also looks like one, dressed in a masculine way, is more beautiful and sexy than a futuristic man/woman, good for all seasons.